Skip to main content

Spoke 1 – VS1: Acqua

Prodotti di impatto

Agricultural Irrigation Demand Analyzer – AIDA

AIDA unisce le più recenti metodologie per la produzione di dati meteorologici per il territorio italiano con i dati disponibili sulle caratteristiche del suolo e con la modellistica agroidrologica specifica per colture. Ciò consentirà di produrre informazioni sul fabbisogno irriguo per le singole colture nelle specifiche aree in cui esse sono coltivate. Tali informazioni saranno disponibili per tutto il territorio nazionale con una risoluzione di 1 km, mantenendo la distinzione tra le colture, oltre a fornire uno zoom a risoluzione più elevata per aree specifiche.

SCARICA LA SCHEDA

Davide Chiarelli
Politecnico di Milano

nATional fLood informAtion System – ATLAS

ATLAS è un sistema informativo in grado di ospitare e gestire dati in formato raster, vettoriale, matrici multidimensionali e fogli/tabelle. La sua struttura, modulare e scalabile, dovrebbe ospitare inizialmente almeno i seguenti dataset:

  • Valori massimi annuali di precipitazione per periodi brevi e brevissimi (sub-giornalieri e sub-orari) e massimi annuali delle portate giornaliere di picco e medie, che vengono utilizzati per le ricerche sulla statistica delle precipitazioni estreme e delle inondazioni su piccoli bacini e per la valutazione degli impatti dei cambiamenti climatici sugli eventi estremi e quindi sul rischio di alluvioni;
  • Campi di precipitazione distribuiti spazialmente ad elevata risoluzione spazio/temporale, stimati da osservazioni della rete radar meteorologica nazionale combinate con osservazioni di precipitazioni al suolo ad alta risoluzione temporale, per l’analisi di eventi estremi.
  • Parametri geomorfologici dei bacini idrografici, con un focus specifico sui bacini di piccole dimensioni, per la ricostruzione di eventi estremi e lo sviluppo e l’implementazione di modellistica;
  • Parametri per la caratterizzazione dei suoli e la quantificazione dell’erosione e del deflusso nei piccoli bacini idrografici;
  • Descrittori di alveo per la ricostruzione delle stime di deflusso/detrito in piccoli bacini;
  • Cartografia per la realizzazione di modelli e la valutazione della pericolosità e del rischio idraulico.

La struttura ATLAS consentirà alla comunità scientifica nazionale di accedere facilmente a informazioni fondamentali per lo sviluppo della ricerca, superando l’attuale ostacolo della disponibilità dei dati.

SCARICA LA SCHEDA

Giorgio Boni
Università degli studi di Genova

National Coastal Evolution Tool

Il primo prodotto è un inventario delle linee di riva, realizzato utilizzando non solo i dati della Regione Emilia Romagna, ma utilizzando tutto quello che era a disposizione in database nazionali e internazionali.
Il secondo prodotto invece è stato creato utilizzando le banche dati risultanti dal primo prodotto e il software DSAS (Digital Shoreline Analysis System), sviluppato e messo a disposizione del USGS

Questo tipo di strumento permette da un lato, il monitoraggio dell’evoluzione della linea di riva nel suo complesso nonché lungo dei transetti definiti a piacere dall’utente, dall’altro lato consente l’analisi statistica dei cambiamenti della linea di riva.

SCARICA LA SCHEDA

Andrea D’Alpaos
Università degli studi di Padova

National drought hydrologic and agricultural monitoring system “natDHMS”

Questo strumento di monitoraggio avanzato è una risorsa onnicomprensiva che offre informazioni storiche e in tempo reale sulle risorse idriche a varie scale spaziali. Il suo approccio completo, l’integrazione dei dati, la flessibilità e le capacità predittive lo rendono una risorsa indispensabile per fornire le informazioni necessarie a comprendere, gestire e pianificare l’uso sostenibile delle risorse idriche in Italia.

SCARICA LA SCHEDA

Meteo-Ocean Forcing Database

Il set di dati sarà sviluppato sulla base dei dati esistenti, fornito dal partner del progetto, prodotti da modelli hindcast e proiezioni per l’intero bacino Mediterraneo e la regione costiera italiana. Verrà scelta una risoluzione nello spazio e nel tempo tale da catturare la variabilità lungo la costa e sufficiente a catturare gli eventi temporaleschi.

SCARICA LA SCHEDA

Andrea Lira Loarca
Università degli studi di Genova

National Flood Impact Model “NatFIM”

NatFIM è uno strumento GIS che, dato uno scenario di inondazione, restituisce una valutazione degli impatti sulle categorie di esposto delineate nella Direttiva Alluvioni. Le caratteristiche essenziali del modello sono:

  • Ove possibile, valutazioni quantitative.
  • Ove fattibile e appropriato, valutazioni in termini monetari.
  • In primis, valutazione dei danni diretti; danni indiretti valutati per i settori in cui sono altamente rilevanti.
  • Risultati restituiti alla scala della sezione censuaria; ove fattibile, su scale più dettagliate (singoli elementi esposti).
SCARICA LA SCHEDA

Anna Rita Scorzini
Università degli studi dell’Aquila

EXTreme RAinfall and FLOOD projections over Italy EXTRAFLOOD

EXTRAFLOOD si basa sulla recente disponibilità di modelli climatici di nuova generazione ed elevata risoluzione spazio-temporale, in grado di descrivere esplicitamente i processi convettivi responsabili delle precipitazioni intense, e di innovative metodologie statistiche per la valutazione dell’impatto del cambiamento climatico sulle precipitazioni estreme, sulle piene improvvise e sulle colate detritiche in Italia.

SCARICA LA SCHEDA

Enrica Caporali
Università degli studi di Firenze

I nuovi approcci per la valutazione della pericolosità idraulica nei piccoli bacini montani RETURN-PB

RETURN-PB si prefigge di fornire strumenti operativi per analizzare la pericolosità idraulica in piccoli bacini idrografici, caratterizzati da risposte non lineari agli scenari forzanti, rapida risposta idrologica, ridotta scala spaziale e temporale, trasporto intenso di sedimenti e legname ed eventuale trasporto di massa.
Saranno considerate diverse tipologie di piccoli bacini, rappresentativi del territorio italiano:

  • bacini alpini ad elevata pendenza, con possibile formazione di colate di detriti;
  • bacini di tipo appenninico/mediterraneo, con trasporto iperconcentrato;
  • bacini interessati da fenomeni piroclastici/colate di fango;
  • bacini con trasporto solido ordinario.
SCARICA LA SCHEDA

Michele Larcher
Libera Università di Bolzano

Analisi e documentazione di Piene imProvvise per una Aumentata REsilienza in zone montane - APPARE

I dati su eventi di piena di forte intensità sono essenziali per lo sviluppo di metodi per ridurre il rischio d’inondazione. In genere questi dati sono raccolti dalle reti di misura dei deflussi, ma neppure le reti di monitoraggio più dense sono in grado di documentare la risposta idrologica di piccoli bacini montani e collinari in occasione di piene improvvise. Un’efficace documentazione richiede quindi strategie integrate di indagine post-evento in corsi d’acqua interessati da piene improvvise.

SCARICA LA SCHEDA