Nello Spoke VS3 le attività mirano a sviluppare metodi avanzati e flussi di lavoro automatici per il rilevamento e la caratterizzazione della sismicità, per:
- definire cataloghi ad alta risoluzione e dedurre la meccanica e la geometria delle faglie e il ruolo dei fluidi nella produzione dei terremoti;
- integrare la conoscenza approfondita delle faglie dai terremoti con le osservazioni geologiche strutturali superficiali;
- sviluppare metodi per l’imaging 4D dei sistemi di faglie e degli edifici vulcanici, compresa la modellazione della fisica delle rocce;
- migliorare le simulazioni numeriche della nucleazione dei terremoti e della propagazione del ciclo sismico e della deformazione;
- progettare e costruire laboratori analogici avanzati per studiare la preparazione dei terremoti e le fratture su scala micrometrica;
- sviluppare metodi e tecnologie per la previsione dei terremoti, l’allerta precoce e la risposta rapida al verificarsi di un grande terremoto.
Contemporaneamente, lo Spoke prevede di:
- sviluppare e implementare nuove tecnologie di sensori in tempo reale per monitorare l’emissione e la concentrazione volumetrica di ceneri nel plume dei vulcani italiani e l’effetto sul clima dell’attività vulcanica;
- sviluppare metodi per la definizione quantitativa e la valutazione del rischio vulcanico dei vulcani esplosivi;
- implementare e applicare studi di simulazione numerica sulla dispersione delle ceneri e indagini sull’impatto socio-economico di questi eventi;
- sviluppare metodi per la stima quantitativa dei parametri di impatto delle eruzioni vulcaniche associati al potenziale di danno dei flussi piroclastici;
- implementare scenari eruttivi con definizione probabilistica della scala delle eruzioni previste e modelli dei sistemi eruttivi.
Verrà applicato un protocollo di scambio input/output con gli Spoke verticali per la valutazione dei rischi specificamente connessi a eventi multirischio, interagenti e a cascata a diversa scala e con la considerazione degli effetti socio-economici a breve e lungo termine (TS3). Un ulteriore elemento di forte interazione riguarda la definizione di soluzioni prestazionali per mitigare il rischio sismico e aumentare la resilienza dei sistemi urbani e del patrimonio culturale (ad esempio con azioni indirette finalizzate principalmente alla mitigazione dei cambiamenti climatici, favorendo la decarbonizzazione e la riduzione dei consumi energetici, e alla riduzione dell’uso di materie prime attraverso l’offerta di alternative efficaci alla demolizione e alla ricostruzione).